14 lug 2011

GAL Bologna Appennino – PSR 4.1.1.3 Ammodernamento aziende agricole – 28-07-11



Con il presente avviso il Gruppo di Azione Locale Bologna Appennino dà attuazione agli interventi previsti nella Misura 411, Azione 3, attivazione con approccio Leader della misura 121 “Ammodernamento delle imprese agricole”, del Piano di Azione Locale “Fare Squadra per l’Appennino Bolognese” 2007-2013.
Il sostegno economico previsto dalla Misura 411.3 contribuisce ad incentivare l’ammodernamento delle aziende agricole, favorendone il processo di innovazione tecnologica allo scopo di migliorarne il rendimento globale, anche attraverso lo sviluppo di investimenti interaziendali. La Misura si propone, altresì, di contribuire agli obiettivi strategici dell’Asse attivando indirettamente la domanda di formazione e consulenza e prevedendo condizioni particolari per i giovani al primo insediamento.
Gli investimenti potranno inoltre essere volti a ridurre i costi di produzione, aumentare il valore aggiunto dei prodotti agricoli nonché agevolarne la commercializzazione.
Per tali finalità il Piano di Investimenti (di seguito: PI) dovrà perseguire uno o più dei seguenti obiettivi operativi finalizzati ad incentivare:
- gli investimenti volti a ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità delle produzioni, migliorare le condizioni di lavoro e/o gli standard di sicurezza;
- gli investimenti finalizzati alla ristrutturazione/riconversione di comparti produttivi non competitivi;
- le riconversioni colturali e/o varietali per adeguarle alle nuove esigenze dei consumatori, agli orientamenti dei mercati, e/o ridurre i costi di produzione;
- investimenti migliorativi riguardanti l'ambiente, le condizioni igienico-sanitarie ed il benessere degli animali;
- gli investimenti volti ad aumentare il valore aggiunto dei prodotti agricoli attraverso l’adeguamento dei prodotti e dei processi aziendali anche in funzione della lavorazione e della trasformazione diretta;
- gli investimenti volti a favorire la commercializzazione delle produzioni aziendali in funzione delle diverse forme di mercato;
- gli investimenti finalizzati all'introduzione di sistemi volontari di certificazione della qualità;
- gli investimenti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
La misura è rivolta alle imprese agricole singole o associate mediante il finanziamento di investimenti materiali e/o immateriali che siano :
- destinati a migliorare il rendimento globale dell’azienda agricola;
- conformi alle norme comunitarie applicabili all’investimento interessato;
- finalizzati ad aumentare la competitività dell’impresa stessa, con particolare riguardo alle esigenze aziendali di innovazione tecnologica;
- riferiti ai settori produttivi identificati nelle strategie dell’Asse.
Il territorio di competenza del Gal comprende interamente i territori dei seguenti Comuni: Borgo Tossignano, Camugnano, Casalfiumanese, Castel d’Aiano, Castel del Rio, Castel di Casio, Castello di Serravalle, Castiglione dei Pepoli, Fontanelice, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monteveglio, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Savigno, Vergato, e parzialmente i territori dei Comuni Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi.
Possono beneficiare degli aiuti le persone fisiche o giuridiche titolari di impresa agricola che presentino domanda di intervento corredata da un PI di durata non superiore a 12 mesi decorrenti dalla data di concessione del contributo, coerente con gli obiettivi e la strategia dell'Asse 1 nonché della Misura 121 come definiti dal P.S.R.
Per imprese agricole sono da intendersi sia quelle in forma singola, che quelle in forma aggregata quale quella cooperativa e di Associazione Temporanea di Impresa, nonché le imprese agricole costituenti Comunioni a scopo di godimento di cui all’art. 1100 e seguenti c.c.
Non potranno essere beneficiarie della Misura le imprese che dichiarino di ricadere nella condizione di “ex-bieticoltore” ai sensi dell’art. 6 del Reg. (CE) n. 320/2006.
Al momento della presentazione della domanda l'impresa agricola deve possedere le seguenti caratteristiche:
- in caso di ditta individuale, l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., come riportato nell’iscrizione alla C.C.I.A.A., deve risultare quale attività primaria;
- in caso di impresa costituita in forma societaria, l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., con riferimento all’oggetto sociale, deve risultare in forma esclusiva;
- essere iscritta ai registri della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
- essere iscritta all’Anagrafe regionale delle Aziende agricole con posizione debitamente validata;
- dimostrare un livello minimo di redditività;
- in caso di società, almeno un socio e/o amministratore riveste le caratteristiche di cui all’art. 2135 c.c.;
- la durata minima delle società è almeno pari a 5 anni. In caso di scioglimento anticipato o mancato rinnovo, le agevolazioni concesse saranno revocate;
- si impegna a rispettare nella propria azienda i requisiti riferibili alla condizionalità di cui al Reg. (CE) n. 1782/2003 e successive modificazioni nel periodo di vigenza del vincolo di destinazione degli investimenti finanziati;
- si impegna alla conduzione diretta dell’azienda oggetto dell’intervento per almeno 5 (cinque) anni dalla data di adozione dell'atto di liquidazione a saldo dell'aiuto richiesto, pena la revoca del finanziamento;
- si impegna a rendere disponibili i dati della contabilità aziendale a fini statistici e di monitoraggio, pena la revoca del finanziamento.
In generale, per gli investimenti che fruiscono dell’aiuto ai sensi della Misura 121, il massimale di spesa ammissibile a contributo nell’arco del periodo di programmazione è fissato nella misura di:
a) Euro 3.000.000 per ATI e società costituite in forma di cooperativa agricola;
b) Euro 1.200.000 per tutte le imprese non ricadenti nelle precedenti categorie.
L’investimento massimo per PI è pari a 150.000 Euro di spesa ammissibile/ULU; il numero delle ULU è riferito alla richiesta di manodopera della struttura aziendale.
I limiti sopra indicati sono elevati del 100% nel caso di investimenti dedicati a impianti di trasformazione aziendali o interaziendali, inclusi quelli per la produzione di energie da fonti rinnovabili, a condizione che il prodotto trasformato sia per almeno i 2/3 di provenienza aziendale.
L'entità dell'aiuto, sotto forma di contributo in conto capitale, viene calcolata sulla spesa massima ammissibile.
Le caratteristiche soggettive del beneficiario, la natura dell'investimento e la sua localizzazione determinano l'ammontare dell'aiuto sul totale di spesa ammissibile in base alla seguente tabella:


PSR GAL Bologna Appennino misura 413.1. 3 - impianti per energia da fonti alternative – 28-07-11


La Misura 4.1.3.1.3 del PSR Leader del GAL Bologna Appennino “Impianti per energia da fonti alternative”partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo;
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza;
e del seguente obiettivo operativo:
realizzazione di interventi per la costruzione di impianti volti alla produzione e alla distribuzione di bioenergie.
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile singoli o membri della famiglia dell’imprenditore, con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata a norma dell’art. 4, comma 5, del Regolamento Regionale 15 settembre 2003, n. 17.
Con riferimento alla definizione “membro della famiglia” si applica quanto previsto dall’art. 35 del Reg. (CE) n. 1974/2006.
I beneficiari devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’U.E. o status equiparato.
L’impresa all’interno della quale opera l’imprenditore agricolo o il membro della famiglia deve:
avere quale attività l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c.;
essere iscritta al registro della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
rientrare, per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI) secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza delll’avviso.
L’Azione è applicabile nel territorio di competenza del Gal Bologna Appennino, nelle seguenti aree rurali:
con problemi complessivi di sviluppo (Comuni di Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Vergato);
aree intermedie, l’intera superficie dei Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castello di Serravalle, Fontanelice, Loiano, Marzabotto, Monterenzio, Monteveglio, Savigno;
aree intermedie con superficie parzialmente ammessa, dei Comuni di Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi.
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 50% della spesa ammissibile in tutti i territori in cui la misura è applicabile e sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis”.

PSR GAL Bologna Appennino - misura 413 - incentivi agli agriturismo – 28-07-11


L’Azione 1 “Agriturismo” partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza e del seguente obiettivo operativo
- realizzazione di interventi di recupero di immobili da destinare all’attività agrituristica e didattica.
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati, in possesso di adeguata e coerente formazione professionale e con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata a norma dell’art. 4, comma 5, del Regolamento Regionale 15 settembre 2003, n.17.
L’Azione è applicabile nelle seguenti aree rurali:
con problemi complessivi di sviluppo (Comuni di Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Vergato);
le aree intermedie (Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, Loiano, Marzabotto, Monterenzio, Savigno).
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis, sarà pari:
al 45% della spesa ammissibile, nei territori dei Comuni compresi nelle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo ai sensi del PSR e del PRIP (sono interamente compresi i territori dei comuni di: Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro e Vergato);
al 40% della spesa ammissibile, nelle aree rurali intermedie considerate svantaggiate ai sensi della Dir. CE 268/75 art. 3, paragrafo 3 (sono interamente compresi i territori dei comuni di: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, Loiano, Marzabotto, Monterenzio e Savigno).

27 giu 2011

Por Fesr – Contributi alle nuove imprese – dal 01-07-11 al 31-12-12


La Regione Emilia Romagna intende sostenere la creazione, il potenziamento e la crescita di imprese, con particolare attenzione a quelle che abbiano caratteristiche anche innovative e nuova occupazione in forma imprenditoriale di giovani e donne, attraverso interventi di innovazione tecnologica, organizzativa e finanziaria. A supporto dei processi d’innovazione delle PMI risulta strategico il sostegno allo start-up ed alle nuove imprese competitive.
Possono presentare domanda le P.M.I. singole od associate (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) aventi sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, per interventi da realizzarsi nel territorio regionale, costituite successivamente al 1/1/2010.
Sono escluse le ditte individuali, ma sono ammesse le S.r.l. uninominali.
L’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al 50% della spesa ritenuta ammissibile, con una maggiorazione per i progetti che prevedono un incremento occupazionale pari o superiore all’ 80%.
Saranno esclusi i progetti con spesa ritenuta ammissibile inferiore a € 50.000,00.
Il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare l’importo di € 150.000,00 per progetto.

POR FESR - Fondo perduto per l’innovazione tecnologica delle p.m.i. e delle reti di p.m.i. - dal 01-07-11 al 01-08-11


La Regione Emilia Romagna intende supportare i processi di cambiamento tecnologico e organizzativo, attraverso il sostegno a progetti realizzati da singole imprese o da raggruppamenti di imprese, al fine di favorire l’acquisizione di know-how tecnologico ed organizzativo, con la finalità di consentire un salto qualitativo alle singole aziende e alle loro aggregazioni in rete, incentivando progetti di investimento in innovazione tecnologica, valorizzarne la produzione di beni e di servizi nonché promuoverne la crescita e lo sviluppo competitivo.
I progetti devono favorire processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizio finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese, devono essere funzionali all’innovazione sia di prodotto/servizio che di processo e favorire ricadute positive sull’occupazione delle imprese in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità.
Possono presentare i progetti le, P.M.I. singole (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) oppure raggruppamenti di p.m.i. costituiti in A.T.I. o in Contratti di Rete, con sede legale e/o operativa e realizzino gli investimenti nella regione Emilia-Romagna.
I progetti agevolabili devono riguardare investimenti volti a:
  • innovazione tecnologica;
  • innovazione di servizio;
  • innovazione organizzativa;
  • innovazione commerciale;
  • innovazione di prodotto;
  • innovazione tecnologica dei processi produttivi, con particolare riferimento all’energia;
  • sicurezza dei luoghi di lavoro;
  • transizione alla tecnologia digitale.
Le spese ammissibili al contributo possono essere relative a:
A) macchinari, attrezzature e impianti ad alto contenuto di innovazione tecnologica;
B) hardware e software;
C) licenze per brevetti e/o software da fonti esterne;
D) spese impiantistiche per realizzazione rete telematica/informatica;
E) consulenze amministrative;
F) consulenze esterne specialistiche
Le spese ammissibili devono essere sostenute tra il 02/08/2011 ed il 30/06/2013.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa ritenuta ammissibile, entro un tetto massimo di €150.000 a progetto. Saranno esclusi i progetti con spese ammissibili previste inferiori ad € 75.000.
E’ prevista una maggiorazione della percentuale di contributo per i progetti che prevedono, alla loro conclusione, un incremento occupazionale di dipendenti a tempo indeterminato con contratto a tempo pieno o part-time dell'impresa beneficiaria pari o superiore all’80%.
La domanda di contributo dovrà essere inviata tra il 01/07/2011 ed il 01/08/2011.

Prov. Ferrara - Bando Innovazione per la competitività – fino al 29-07-11


Nell’ambito delle iniziative promozionali volte a favorire lo sviluppo del sistema economico locale, la Camera di Commercio e la Provincia di Ferrara intendono favorire i processi dì innovazione per la competitività delle imprese, stimolandole, in particolare a:
· realizzare progetti di innovazione tecnologica e organizzativa nei processi, nei prodotti, nei sistemi aziendali e interaziendali;
· incrementare la collaborazione e i rapporti con Università e i Centri di Ricerca, per favorire il trasferimento tecnologico e l’applicazione dei risultati della ricerca scientifica;
· aggregarsi fra loro per realizzare congiuntamente progetti di ricerca, sviluppo, riorganizzazione, acquisizione ed erogazione di servizi, favorendo il superamento dei limiti connessi alla piccola dimensione.
Possono presentare richiesta per ottenere i contributi:
- le imprese con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Ferrara in forma singola o aggregata;
- i consorzi di imprese con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Ferrara.
Il bando consta di due tipologie di misure:
MISURA A: rivolta a sostenere, stimolando in particolare l’aggregazione fra imprese, progetti di innovazione;
MISURA B: rivolta a sostenere la brevettazione internazionale (B1) e l’assistenza e la consulenza tecnologica (B2).
Ogni impresa, singolarmente o in aggregazione con altre, può presentare una sola domanda riferita, in alternativa, a una delle due misure. Le imprese aggregate possono presentare progetti solo sulla Misura A.
Il contributo concesso a fronte dei progetti a valere sulla Misura A, è costituito da un fondo perduto che coprirà il 40% delle spese effettivamente sostenute e ammesse per il progetto (al netto di IVA), fino al valore massimo assoluto di euro 25.000. Non sono accoglibili progetti con costi complessivi ammessi inferiori a 10.000 euro o a 3.000 euro.
In caso di progetti a cura di due o più imprese fra loro aggregate, l’importo massimo del contributo è riferito ad ognuna delle singole imprese aggregate ed è elevato al 50% delle spese effettivamente sostenute e ammesse con un massimo in valore assoluto di 30.000 euro per impresa. Il costo complessivo ammesso nel progetto non potrà essere inferiore a 10.000 euro o a 3.000 euro, moltiplicati per il numero delle imprese aggregate nel progetto.
In relazione ai progetti di cui alla Misura B1, il contributo è pari al 50% dell’importo complessivo delle spese sostenute (IVA esclusa) e documentate, sino ad un massimo di:
· 7.000,00 euro per la richiesta di un brevetto;
· 10.000,00 euro per la richiesta di più brevetti.
Per quanto attiene i progetti di cui alla Misura B2, il contributo concedibile, fino ad un massimo di 5.000 euro, è pari al 50% dell’importo complessivo delle spese sostenute (IVA esclusa) e documentate.

20 giu 2011

Por Fesr – Ingenium, il nuovo fondo per le imprese innovative - aperto fino al 31-12-2013


Ingenium, il nuovo fondo nato grazie ai finanziamenti Por Fesr dell'Emilia Romagna, è un fondo di capitale di rischio per favorire lo start up di imprese innovative - in particolare di quelle operanti in settori ad alta tecnologia - e per sostenere le strategie di sviluppo e di investimento delle imprese nella direzione dell'innovazione che garantiscano buone marginalità e prospettive di crescita, attraverso investimenti per la crescita e l’implementazione di programmi di sviluppo di imprese già esistenti.
Il fondo può intervenire su tutto il territorio regionale ed è un patrimonio con destinazione di scopo, gestito in regime di contabilità separata e la cui dotazione dovrà essere depositata dal soggetto gestore presso una banca depositaria.
Il fondo è destinato esclusivamente agli investimenti in capitale di rischio nelle prime fasi di vita dell’impresa (early stage, nelle forme del seed financing e dello start up financing) e ad investimenti per supportare la crescita e l’implementazione di programmi di sviluppo di imprese già esistenti; (expansion).
Ogni singola tranche di investimento effettuata dal fondo non può superare, con riferimento alla quota messa a disposizione dalla Regione, l’importo massimo di 1 milione di euro per PMI destinataria su un periodo di 12 mesi.
Le imprese che potranno usufruire della partecipazione del fondo regionale dovranno essere esclusivamente piccole e medie imprese, con localizzazione produttiva in Emilia-Romagna.
Il fondo regionale, per quanto riguarda le operazioni investimento nelle prime fasi di vita dell’impresa, dovrà intervenire prioritariamente in imprese operanti nei settori di:
- biotecnologie, farmaceutica, chimica organica
- nanotecnologie, nuovi materiali, chimica fine;
- meccanica di precisione, strumenti di misura e controllo, sensoristica, biomedicale, elettromedicale;
- informatica e telematica, tecnologie digitali, audiovisivo;
- tecnologie per le energie rinnovabili, il risparmio energetico, l’ambiente.

Per quanto riguarda invece le operazioni di expansion financing, destinate cioè a supportare la crescita e l’implementazione di programmi di sviluppo di imprese già esistenti, le aziende partecipate dovranno appartenere ai settori di attività economica elencati nella Sezione C della classificazione ATECO 2007.
Tutte le imprese partecipate dal fondo regionale non dovranno operare nei settori della costruzione navale, del carbone e dell’acciaio; non dovranno essere quotate sui mercati regolamentati; non dovranno essere imprese in difficoltà ai sensi della definizione di cui agli Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (2004/c 244/02).

Qualche definizione:
seed financing: con tale definizione si fa riferimento alle operazioni di investimento nella primissima fase di sperimentazione dell’idea di impresa, quando è ancora da dimostrare la validità tecnica del prodotto e/o del servizio da commercializzare; in particolare tali operazioni sono finalizzate  allo sviluppo dei risultati di attività di ricerca e sperimentazione di prodotti e processi nel momento in cui occorre realizzare un prototipo, effettuare test, verificare il mercato e implementare gli aspetti organizzativi e possono essere effettuate in imprese costituite da non oltre 12 mesi.

start up financing: con tale definizione si fa riferimento alle operazioni di investimento finalizzato all’avvio dell’attività di impresa, quando non si conosce ancora la validità commerciale del prodotto e/o servizio da commercializzare, ma esiste almeno un prototipo; in particolare tali operazioni sono finalizzate a supportare la materiale implementazione di progetti industriali frutto di attività di R&S, sostanzialmente finanziando lo sviluppo di un prodotto a partire da un prototipo e la sua commercializzazione, contribuendo a creare le condizioni per l’intervento di investitori privati, informali, Venture Capitalists, ovvero soggetti in grado di supportare professionalmente, oltre che finanziariamente, lo sviluppo e la crescita dell'impresa; tali operazioni possono essere effettuate in imprese costituite da non oltre 36 mesi.

expansion financing: con tale definizione si fa riferimento alle operazioni di investimento concesse per la crescita e l’espansione di una società esistente da oltre 36 mesi, che può o meno andare in pari o produrre utile, allo scopo di aumentare la capacità produttiva, favorire lo sviluppo di un mercato o di un prodotto o fornire capitale circolante.

Le domande di partecipazione possono essere inviate dal 13/04/2011 al 31/12/2013

7 giu 2011

Contributi alle imprese agricole per impianti di energia da fonti alternative in prov di Modena 01/07/11


Con il presente avviso la Provincia di Modena dà il via agli interventi attuati nell’ambito dell’uso razionale delle energie, con particolare attenzione alla protezione e al miglioramento dell’ambiente (realizzazione di microimpianti e piccole reti), e alla riqualificazione del sistema attraverso un adeguamento dell’offerta e un equilibrio territoriale degli impianti e delle infrastrutture a rete, come previsto dal PSR della regione Emilia-Romagna.
L’Azione 3 “Impianti per energia da fonti alternative” partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza e del seguente obiettivo operativo:
- realizzazione di interventi per la costruzione di impianti volti alla produzione e alla distribuzione di bioenergie.
Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente avviso gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati, in possesso di adeguata e coerente formazione professionale e con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata.
I beneficiari persone fisiche devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’U.E. o status equiparato. Le società devono avere sede legale nel territorio italiano o in uno degli Stati membri della U.E.
Le imprese agricole, inoltre, devono:
- avere quale attività o oggetto sociale l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c.;
- essere iscritte ai registri della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
- rientrare, per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI) secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia. 
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 50% della spesa ammissibile e sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis”. 

PSR mis 311 az 2–Contributi al settore dell'ospitalità turistica in prov. Parma – 01-07-11


La regione Emilia Romagna, nell’ambito delle attività finanziate dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (di seguito PSR) - Asse 3 “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale” – Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” – Azione 2 “Ospitalità turistica”.si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza;
- realizzazione di interventi di recupero di immobili da destinare all’ospitalità turistica di alloggio e prima colazione.
Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente avviso gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile, singoli o membri della famiglia dell’imprenditore, con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata.
L’impresa all’interno della quale opera l’imprenditore agricolo o il membro della famiglia deve:
- avere quale attività l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del Codice Civile;
- essere iscritta al registro della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
- rientrare, per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI) secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia.
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 40% della spesa ammissibile e sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis” (Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006) che prevedono che l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una medesima impresa non deve superare i 200.000 Euro nell’arco di tre esercizi finanziari (art. 2 del sopracitato Reg. (CE) n. 1998/2006).
L’Azione è applicabile nei seguenti comuni: Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgo Val di Taro, Compiano, Corniglio, Monchio delle Corti, Palanzano, Solignano, Tornolo, Valmozzola, Varsi, Tizzano Val Parma.

PSR 311 - Contributi per agriturismi in prov. di Modena - 01/07/11


La Provincia di Modena ha pubblicato l'avviso per accedere ai finanziamenti di cui all’Azione 1 “Agriturismo” del PSR 3.1.1 dell'Emilia Romagna, volto al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza e del seguente obiettivo operativo:
- realizzazione di interventi di recupero di immobili da destinare all’attività agrituristica e didattica.
Sono ammesse all’aiuto interventi per l’adeguamento delle aziende al fine di realizzare o ampliare attività agrituristiche e per lo svolgimento di attività didattiche. 
Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente avviso gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati, in possesso di adeguata e coerente formazione professionale e con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata.
I beneficiari persone fisiche devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’U.E. o status equiparato. Le società devono avere sede legale nel territorio italiano o in uno degli Stati membri della U.E.
Le imprese agricole, inoltre, devono:

- avere quale attività o oggetto sociale l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c.;
- essere iscritte ai registri della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
- avere, in caso di società, durata del contratto societario almeno pari a quella del periodo di vincolo di destinazione delle opere;
- rientrare, per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI) secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia.
Il requisito della formazione professionale si intende soddisfatto con la presentazione dell’attestato di partecipazione ad un corso regionale per operatori agrituristici o ad un corso per operatori di fattorie didattiche nel caso in cui gli investimenti proposti siano rivolti esclusivamente a tale attività (art. 34 della L.R. 26/1994 e artt. 9 e 24 della L.R. 4/2009).
Il requisito della formazione professionale si intende comunque soddisfatto per gli imprenditori agricoli che all’entrata in vigore della L.R. 26/1994 svolgevano attività agrituristica con autorizzazione comunale di cui alla L.R. 8/1987.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del presente avviso.
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari:
- al 45% della spesa ammissibile nelle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo: Comune di Pavullo nel Frignano per i territori ricompresi nei fogli catastali n. 84 e n. 86 (parte della Zona d1 nella cartografia delle macro aree territoriali del PRIP); nei Comuni Montani svantaggiati ai sensi della Direttiva CE n.268 del 1975 rientranti nelle aree rurali ad agricoltura intermedia: Marano sul Panaro per i territori ricompresi nei fogli catastali n. 1-2-3-4-5-7-8-9-10-11-12-15-16-17-19-22-28-32-36 (parte della Zona c2 nella cartografia delle macro aree territoriali del PRIP), come previsto dalla zonizzazione adottata dal PSR che individua i comuni indicati come quelli a maggior ruralità;
- al 40% della spesa ammissibile nei comuni delle aree rurali intermedie: Savignano sul Panaro, Vignola, Castelvetro di Modena, Maranello, Fiorano Modenese e Sassuolo. (Zona c1 nella cartografia delle macro aree territoriali del PRIP);
- al 35% della spesa ammissibile nei Comuni nelle aree rurali ad agricoltura specializzata: Campogalliano, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Formigine, Nonantola, San Cesario sul Panaro, Spilamberto, Bastiglia, Bomporto, Carpi, Ravarino, San Prospero sulla Secchia, Soliera, San Possidonio, Concordia sulla Secchia, Cavezzo, Mirandola, Medolla, Camposanto,
San Felice sul Panaro, Finale Emilia e Novi di Modena (Zone b1, b2 e b3 nella cartografia delle macro aree territoriali del PRIP).
L'aiuto sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis”.

2 giu 2011

Contributi per l’internazionalizzazione di raggruppamenti di PMI - 21-06-11

La Regione Emilia-Romagna sostiene le attività in forma aggregata di sviluppo delle imprese regionali sui mercati internazionali.
Con il presente Bando si sostiene e si supporta la partecipazione di aggregazioni temporanee di piccole e medie imprese a iniziative comuni, strutturate, rappresentative di filiera che prevedano attività promozionali, fieristiche, di formazione e di cooperazione industriale e commerciale nei mercati esteri con priorità in uno dei seguenti Paesi: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Turchia.
Sono ammessi al beneficio esclusivamente i progetti presentati da aggregazioni di almeno 6 piccole e medie imprese (PMI), comprese le imprese artigiane e le imprese costituite in forma cooperativa.
Le imprese, devono appartenere allo stesso settore o alla stessa filiera produttiva, ovvero essere integrate verticalmente, e avere sede principale nel territorio della Regione Emilia-Romagna e partecipare tutte finanziariamente al progetto.
Il contributo concesso per ciascun progetto non potrà essere inferiore a Euro 25.000,00 e superiore a Euro 200.000,00.
Il contributo viene concesso fino al 50% delle spese ammissibili.
Il contributo verrà concesso nel rispetto della disciplina comunitaria sul de minimis
Le imprese sono ammesse al beneficio regionale solo se operanti nelle seguenti sezioni della "Classificazione delle attività economiche ISTAT ATECO 2007":
- C - Attività manifatturiere, ad eccezione delle limitazioni previste dall’Articolo 1, comma 1, lett. C del regolamento n. 1998 del 15 dicembre 2006 della Commissione Europea relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di importanza minore, "de minimis", al quale si rinvia;
- D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
- E - Fornitura di acqua; reti fognarie, attivita’ di trattamento dei rifiuti e risanamento;
- F – Costruzioni;
J- 59 – Produzione cinematografica, di video, di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore.
J- 62. - Informatica e attività connesse;
J- 63. – Servizi di informazione e altri servizi informatici;
M- 72 - Ricerca e sviluppo.

Ogni impresa può partecipare a un solo progetto.
Non sono ammessi a partecipare e sono esclusi dalla selezione i progetti presentati da ATI, costituite o da costituire:
a) che contemplino un numero di imprese aggregate inferiore a 6 PMI;
b) i cui mandatari siano beneficiari degli interventi previsti dalla Mis. 5.2 C del Programma triennale per le attività produttive 2003-2005 Regione Emilia-Romagna (Legge 83/89), “Interventi di sostegno per i consorzi tra piccole e medie imprese industriali, commerciali ed artigiane”;
c) che aggreghino imprese che versano in situazioni economiche, giuridiche e morali tali da escluderle dalla partecipazione a gare per appalti pubblici;
d) che aggreghino imprese che hanno fatto domanda per più di un progetto.


Possono presentare domanda di partecipazione:
a) Per i progetti singoli di cui all’art. 2 punto e), esclusivamente il mandatario di un’ATI già costituita (con modulistica dell’allegato A);
b) Per i programmi di cui all’art. 2 punto f), il promotore di ATI non ancora costituite ovvero il mandatario di un’ATI già costituita (con modulistica dell’allegato B).

Sono considerate spese ammissibili solo le spese espressamente previste dal progetto e ad esso effettivamente inerenti, come di seguito elencate:
a) La partecipazione a eventi fieristici di rilevanza internazionale e significativi per la filiera di riferimento, per un valore complessivo non superiore al 50% del costo totale del progetto, comprendente:
- il costo dell’area espositiva e dell’allestimento dello stand;
- il trasporto dei materiali e dei prodotti, compresa l’assicurazione;
- il costo di hostess e interpreti;
- il costo di materiale specifico e pubblicitario per promuovere la partecipazione all’evento fieristico.
Non sono ammesse le spese di viaggio e di soggiorno e le spese doganali.
b) Interventi di promozione e pubblicità sui mercati esteri nella sola forma aggregata, comprendenti:
- l’acquisto di spazi pubblicitari comuni su carta stampata, in televisione, cartellonistica, su siti internet e media simili;
- la realizzazione comune di incontri, eventi, convegni, esposizioni temporanee di prodotti e conferenze stampa (affitto locali, spese di spedizione, interpretariato, traduzione, consulenze esterne, acquisto di spazi promozionali su media);
- l’ideazione comune di materiale pubblicitario e promozionale in lingua estera, quali brochure, depliant, video, e simili, in cui deve comparire, con grafica unitaria, la denominazione dell’A.T.I., e la descrizione della filiera regionale.
c) Spese di consulenze esterne per la realizzazione di studi di fattibilità finalizzati a successivi investimenti all’estero in forma aggregata riguardanti strutture stabili quali: show room collettive (esclusi uffici di rappresentanza e punti vendita al dettaglio), centri collettivi di servizi che svolgano funzioni di assistenza post vendita, formazione, gestione di magazzini, assistenza tecnica post vendita, controllo della qualità, logistica, impianti produttivi di beni e servizi (comprese reti distributive). Sono ammesse anche le spese del personale interno dipendente da una o più delle imprese dell’ATI limitatamente al valore pari al 20% del costo totale dello studio di fattibilità.
d) Spese per consulenze esterne inerenti la ricerca in comune di partner commerciali o industriali, agenti, buyers, importatori.
e) Valutazione delle partnership commerciali e produttive con imprese estere attraverso visite aziendali in Emilia-Romagna di operatori stranieri, formazione di tecnici stranieri e produzione di materiale e manualistica tecnica in lingua, rappresentativi delle produzioni dell’aggregazione, comprendenti:
- costi connessi all’impiego di personale tecnico dipendente delle imprese beneficiarie;
- traduzioni e interpretariato in occasione dell’accoglienza di delegazioni di operatori stranieri;
- stampa di materiali tecnici in lingua;
- consulenze tecniche esterne.
f) Spese di coordinamento, in capo al mandatario, nella misura massima del 10% della somma delle spese ammissibili a), b), c), d), e).
g) I costi notarili per la costituzione dell’ATI.
h) La spesa di cui al precedente punto a) di norma si riferisce alla partecipazione a eventi fieristici in forma aggregata, salvo impedimenti motivati e documentati.
i) La spesa di cui al precedente punto c) non può eccedere il 20% della somma delle spese ammissibili a), b), d), e) e non ricomprende:
- spese relative all’acquisto o al nolo di uffici, negozi, magazzini, e quanto altro sia dedicato ad attività permanenti;
- spese di viaggio e di soggiorno.

Le domande vanno presentate entro il 21-06-2011.