14 lug 2011

PSR GAL Bologna Appennino misura 413.1. 3 - impianti per energia da fonti alternative – 28-07-11


La Misura 4.1.3.1.3 del PSR Leader del GAL Bologna Appennino “Impianti per energia da fonti alternative”partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo;
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza;
e del seguente obiettivo operativo:
realizzazione di interventi per la costruzione di impianti volti alla produzione e alla distribuzione di bioenergie.
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile singoli o membri della famiglia dell’imprenditore, con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata a norma dell’art. 4, comma 5, del Regolamento Regionale 15 settembre 2003, n. 17.
Con riferimento alla definizione “membro della famiglia” si applica quanto previsto dall’art. 35 del Reg. (CE) n. 1974/2006.
I beneficiari devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’U.E. o status equiparato.
L’impresa all’interno della quale opera l’imprenditore agricolo o il membro della famiglia deve:
avere quale attività l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c.;
essere iscritta al registro della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
rientrare, per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI) secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza delll’avviso.
L’Azione è applicabile nel territorio di competenza del Gal Bologna Appennino, nelle seguenti aree rurali:
con problemi complessivi di sviluppo (Comuni di Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Vergato);
aree intermedie, l’intera superficie dei Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castello di Serravalle, Fontanelice, Loiano, Marzabotto, Monterenzio, Monteveglio, Savigno;
aree intermedie con superficie parzialmente ammessa, dei Comuni di Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi.
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 50% della spesa ammissibile in tutti i territori in cui la misura è applicabile e sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis”.

Gli interventi ammissibili riguardano la realizzazione di impianti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia e/o calore di potenza massima di 1 MW quali:
centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets;
microimpianti per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione);
microimpianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale;
microimpianti per la produzione di energia eolica;
microimpianti per la produzione di energia solare;
microimpianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti);
impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili; in tali impianti la somma delle singole tipologie di produzione non può superare la potenza massima di 1 MW;
piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti realizzati in attuazione della presente Azione nel limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed alla condizione che tale rete sia di proprietà del beneficiario.
La potenza massima indicata è da intendersi come potenza attiva nominale di un impianto come definita dall’art. 2 del D.M. 18 dicembre 2008 recante “Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ai sensi dell’art. 2, comma 150 della legge 24 dicembre 2007, n. 244”.
Nel caso di produzione di energia termica si dovrà far riferimento alla potenza termica utile massima dichiarata dal produttore della caldaia o degli impianti.
Per gli interventi sopra indicati sono ammissibili le seguenti spese:
opere murarie ed edili per la realizzazione di vani di servizio, reti per la distribuzione, attrezzature e macchinari, nei limiti di quanto strettamente necessario alla realizzazione dell’intervento secondo le migliori tecniche di progettazione in materia;
spese generali e tecniche per la progettazione, direzione lavori e collaudo per un massimo del 10% della spesa ammissibile.
In sede di determinazione dell’ammissibilità della spesa sarà valutata la compatibilità del progetto presentato con gli obiettivi dell’Azione.
Non sono ammessi all’aiuto:
opere, materiali, attrezzature e macchinari realizzate o acquistati prima della notifica di concessione dell’aiuto, fatto salvo il rilascio di autorizzazione espressa;
acquisto di attrezzature o macchinari usati;
prestazioni volontarie di manodopera aziendali;
importi corrispondenti all’IVA.
Le domande di aiuto devono essere presentate successivamente alla data di pubblicazione del presente avviso ed entro il termine perentorio del 28 luglio 2011.