La
Misura 4.1.3.1.3 del PSR Leader del GAL Bologna Appennino “Impianti
per energia da fonti alternative”partecipa al raggiungimento dei
seguenti obiettivi specifici:
-
integrazione del reddito
dell’imprenditore agricolo;
-
accrescimento
dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento
e residenza;
e
del seguente obiettivo operativo:
− realizzazione
di interventi per la costruzione di impianti volti alla produzione e
alla distribuzione di bioenergie.
Possono
beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art.
2135 del Codice Civile singoli o membri della famiglia
dell’imprenditore, con posizione anagrafica dell’impresa agricola
debitamente validata a norma dell’art. 4, comma 5, del Regolamento
Regionale 15 settembre 2003, n. 17.
Con
riferimento alla definizione “membro della famiglia” si applica
quanto previsto dall’art. 35 del Reg. (CE) n. 1974/2006.
I
beneficiari devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno
degli Stati membri dell’U.E. o status equiparato.
L’impresa
all’interno della quale opera l’imprenditore agricolo o il membro
della famiglia deve:
− avere
quale attività l’esercizio dell’attività agricola di cui
all’art. 2135 del c.c.;
− essere
iscritta al registro della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
− rientrare,
per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI)
secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia.
Tutti
i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza
delll’avviso.
L’Azione
è applicabile nel territorio di competenza del Gal Bologna
Appennino, nelle seguenti aree rurali:
−
con
problemi complessivi di sviluppo (Comuni di Camugnano, Castel
d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano,
Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro,
Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Vergato);
−
aree
intermedie, l’intera superficie dei Comuni di Borgo Tossignano,
Casalfiumanese, Castel del Rio, Castello di Serravalle, Fontanelice,
Loiano, Marzabotto, Monterenzio, Monteveglio, Savigno;
−
aree
intermedie con superficie parzialmente ammessa, dei Comuni di Monte
San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi.
L’aiuto,
in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al
50% della spesa ammissibile in tutti i territori in cui la misura è
applicabile e sarà
calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti
“de minimis”.
Gli
interventi ammissibili riguardano la realizzazione di impianti per la
produzione, utilizzazione e vendita di energia e/o calore di potenza
massima di 1 MW quali:
− centrali
termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a
pellets;
− microimpianti
per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica e/o
elettrica (compresa cogenerazione);
− microimpianti
per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale
vegetale;
− microimpianti
per la produzione di energia eolica;
− microimpianti
per la produzione di energia solare;
− microimpianti
per la produzione di energia idrica (piccoli salti);
− impianti
combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili; in tali
impianti la somma delle singole tipologie di produzione non può
superare la potenza massima di 1 MW;
− piccole
reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o
dei microimpianti realizzati in attuazione della presente Azione nel
limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto
presentato ed alla condizione che tale rete sia di proprietà del
beneficiario.
La
potenza massima indicata è da intendersi come potenza attiva
nominale di un impianto come definita dall’art. 2 del D.M. 18
dicembre 2008 recante “Incentivazione della produzione di energia
elettrica da fonti rinnovabili ai sensi dell’art. 2, comma 150
della legge 24 dicembre 2007, n. 244”.
Nel
caso di produzione di energia termica si dovrà far riferimento alla
potenza termica utile massima dichiarata dal produttore della caldaia
o degli impianti.
Per
gli interventi sopra indicati sono ammissibili le seguenti spese:
− opere
murarie ed edili per la realizzazione di vani di servizio, reti per
la distribuzione, attrezzature e macchinari, nei limiti di quanto
strettamente necessario alla realizzazione dell’intervento secondo
le migliori tecniche di progettazione in materia;
− spese
generali e tecniche per la progettazione, direzione lavori e collaudo
per un massimo del 10% della spesa ammissibile.
In
sede di determinazione dell’ammissibilità della spesa sarà
valutata la compatibilità del progetto presentato con gli obiettivi
dell’Azione.
Non
sono ammessi all’aiuto:
− opere,
materiali, attrezzature e macchinari realizzate o acquistati prima
della notifica di concessione dell’aiuto, fatto salvo il rilascio
di autorizzazione espressa;
− acquisto
di attrezzature o macchinari usati;
− prestazioni
volontarie di manodopera aziendali;
− importi
corrispondenti all’IVA.
Le
domande di aiuto devono essere presentate successivamente alla data
di pubblicazione del presente avviso ed entro
il termine perentorio del 28 luglio 2011.