7 giu 2011

Contributi alle imprese agricole per impianti di energia da fonti alternative in prov di Modena 01/07/11


Con il presente avviso la Provincia di Modena dà il via agli interventi attuati nell’ambito dell’uso razionale delle energie, con particolare attenzione alla protezione e al miglioramento dell’ambiente (realizzazione di microimpianti e piccole reti), e alla riqualificazione del sistema attraverso un adeguamento dell’offerta e un equilibrio territoriale degli impianti e delle infrastrutture a rete, come previsto dal PSR della regione Emilia-Romagna.
L’Azione 3 “Impianti per energia da fonti alternative” partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza e del seguente obiettivo operativo:
- realizzazione di interventi per la costruzione di impianti volti alla produzione e alla distribuzione di bioenergie.
Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente avviso gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati, in possesso di adeguata e coerente formazione professionale e con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata.
I beneficiari persone fisiche devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’U.E. o status equiparato. Le società devono avere sede legale nel territorio italiano o in uno degli Stati membri della U.E.
Le imprese agricole, inoltre, devono:
- avere quale attività o oggetto sociale l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c.;
- essere iscritte ai registri della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
- rientrare, per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI) secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia. 
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 50% della spesa ammissibile e sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis”. 

L’Azione è applicabile nelle seguenti aree rurali:


- con problemi complessivi di sviluppo: Comune di Pavullo nel Frignano per i territori ricompresi nei fogli catastali n. 84 e n. 86 (parte della Zona d1 nella cartografia delle macro aree territoriali del PRIP);
- intermedie: Comuni di Marano sul Panaro per i territori ricompresi nei fogli catastali n. 1-2-3-4-5-7-8-9-10-11-12-15-16-17-19-22-28-32-36, Savignano sul Panaro, Vignola, Castelvetro di Modena, Maranello, Fiorano Modenese e Sassuolo. (parte della zona c1 e zona c2 nella cartografia delle macro aree territoriali del PRIP);
- ad agricoltura specializzata: Comuni di Campogalliano, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Formigine, Nonantola, San Cesario sul Panaro, Spilamberto, Bastiglia, Bomporto, Carpi, Ravarino, San Prospero sulla Secchia, Soliera, San Possidonio, Concordia sulla Secchia, Cavezzo, Mirandola, Medolla, Camposanto, San Felice sul Panaro, Finale Emilia e Novi di Modena. (Zone b1, b2 e b3 nella cartografia delle macro aree territoriali del PRIP).
Gli interventi ammissibili riguardano la realizzazione di impianti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia e/o calore di potenza massima di 1 MW quali:
- centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets;
- microimpianti per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione);
- microimpianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale;
- microimpianti per la produzione di energia eolica;
- microimpianti per la produzione di energia solare;
- microimpianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti);
- impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili; in tali impianti la somma delle singole tipologie di produzione non può superare la potenza massima di 1MW;
- piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti realizzati in attuazione della presente Azione nel limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed alla condizione che tale rete sia di proprietà del beneficiario.
La potenza massima indicata è da intendersi come potenza attiva nominale di un impianto come definita dall’art. 2 del D.M. 18 dicembre 2008 recante “Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ai sensi dell’art. 2, comma 150 della legge 24 dicembre 2007, n. 244”.
Nel caso di produzione di energia termica si dovrà far riferimento alla potenza termica utile massima dichiarata dal produttore della caldaia o degli impianti.
Per gli interventi sopra indicati sono ammissibili le seguenti spese:
- opere murarie ed edili per la realizzazione di vani di servizio, reti per la distribuzione, attrezzature e macchinari, nei limiti di quanto strettamente necessario alla realizzazione dell’intervento secondo le migliori tecniche di progettazione in materia;
- spese generali e tecniche per la progettazione, direzione lavori e collaudo per un massimo del 10% della spesa ammissibile.
Non sono ammessi all’aiuto:
- opere, materiali, attrezzature e macchinari realizzate o acquistati prima della notifica di concessione dell’aiuto, fatto salvo il rilascio di autorizzazione espressa;
- acquisto di attrezzature o macchinari usati;
- prestazioni volontarie di manodopera aziendali;
- importi corrispondenti all’IVA;
In sede di domanda di aiuto, il beneficiario potrà richiedere una percentuale di aiuto inferiore a quella sopra prevista ai fini del rispetto dei limiti massimi di cumulabilità degli incentivi in materia di produzione di energia da fonti alternative.
Le domande di aiuto devono essere presentate successivamente alla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna ed entro il termine perentorio del 1 luglio 2011.