14 lug 2011

GAL Bologna Appennino – PSR 4.1.1.3 Ammodernamento aziende agricole – 28-07-11



Con il presente avviso il Gruppo di Azione Locale Bologna Appennino dà attuazione agli interventi previsti nella Misura 411, Azione 3, attivazione con approccio Leader della misura 121 “Ammodernamento delle imprese agricole”, del Piano di Azione Locale “Fare Squadra per l’Appennino Bolognese” 2007-2013.
Il sostegno economico previsto dalla Misura 411.3 contribuisce ad incentivare l’ammodernamento delle aziende agricole, favorendone il processo di innovazione tecnologica allo scopo di migliorarne il rendimento globale, anche attraverso lo sviluppo di investimenti interaziendali. La Misura si propone, altresì, di contribuire agli obiettivi strategici dell’Asse attivando indirettamente la domanda di formazione e consulenza e prevedendo condizioni particolari per i giovani al primo insediamento.
Gli investimenti potranno inoltre essere volti a ridurre i costi di produzione, aumentare il valore aggiunto dei prodotti agricoli nonché agevolarne la commercializzazione.
Per tali finalità il Piano di Investimenti (di seguito: PI) dovrà perseguire uno o più dei seguenti obiettivi operativi finalizzati ad incentivare:
- gli investimenti volti a ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità delle produzioni, migliorare le condizioni di lavoro e/o gli standard di sicurezza;
- gli investimenti finalizzati alla ristrutturazione/riconversione di comparti produttivi non competitivi;
- le riconversioni colturali e/o varietali per adeguarle alle nuove esigenze dei consumatori, agli orientamenti dei mercati, e/o ridurre i costi di produzione;
- investimenti migliorativi riguardanti l'ambiente, le condizioni igienico-sanitarie ed il benessere degli animali;
- gli investimenti volti ad aumentare il valore aggiunto dei prodotti agricoli attraverso l’adeguamento dei prodotti e dei processi aziendali anche in funzione della lavorazione e della trasformazione diretta;
- gli investimenti volti a favorire la commercializzazione delle produzioni aziendali in funzione delle diverse forme di mercato;
- gli investimenti finalizzati all'introduzione di sistemi volontari di certificazione della qualità;
- gli investimenti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
La misura è rivolta alle imprese agricole singole o associate mediante il finanziamento di investimenti materiali e/o immateriali che siano :
- destinati a migliorare il rendimento globale dell’azienda agricola;
- conformi alle norme comunitarie applicabili all’investimento interessato;
- finalizzati ad aumentare la competitività dell’impresa stessa, con particolare riguardo alle esigenze aziendali di innovazione tecnologica;
- riferiti ai settori produttivi identificati nelle strategie dell’Asse.
Il territorio di competenza del Gal comprende interamente i territori dei seguenti Comuni: Borgo Tossignano, Camugnano, Casalfiumanese, Castel d’Aiano, Castel del Rio, Castel di Casio, Castello di Serravalle, Castiglione dei Pepoli, Fontanelice, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monteveglio, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Savigno, Vergato, e parzialmente i territori dei Comuni Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi.
Possono beneficiare degli aiuti le persone fisiche o giuridiche titolari di impresa agricola che presentino domanda di intervento corredata da un PI di durata non superiore a 12 mesi decorrenti dalla data di concessione del contributo, coerente con gli obiettivi e la strategia dell'Asse 1 nonché della Misura 121 come definiti dal P.S.R.
Per imprese agricole sono da intendersi sia quelle in forma singola, che quelle in forma aggregata quale quella cooperativa e di Associazione Temporanea di Impresa, nonché le imprese agricole costituenti Comunioni a scopo di godimento di cui all’art. 1100 e seguenti c.c.
Non potranno essere beneficiarie della Misura le imprese che dichiarino di ricadere nella condizione di “ex-bieticoltore” ai sensi dell’art. 6 del Reg. (CE) n. 320/2006.
Al momento della presentazione della domanda l'impresa agricola deve possedere le seguenti caratteristiche:
- in caso di ditta individuale, l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., come riportato nell’iscrizione alla C.C.I.A.A., deve risultare quale attività primaria;
- in caso di impresa costituita in forma societaria, l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., con riferimento all’oggetto sociale, deve risultare in forma esclusiva;
- essere iscritta ai registri della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
- essere iscritta all’Anagrafe regionale delle Aziende agricole con posizione debitamente validata;
- dimostrare un livello minimo di redditività;
- in caso di società, almeno un socio e/o amministratore riveste le caratteristiche di cui all’art. 2135 c.c.;
- la durata minima delle società è almeno pari a 5 anni. In caso di scioglimento anticipato o mancato rinnovo, le agevolazioni concesse saranno revocate;
- si impegna a rispettare nella propria azienda i requisiti riferibili alla condizionalità di cui al Reg. (CE) n. 1782/2003 e successive modificazioni nel periodo di vigenza del vincolo di destinazione degli investimenti finanziati;
- si impegna alla conduzione diretta dell’azienda oggetto dell’intervento per almeno 5 (cinque) anni dalla data di adozione dell'atto di liquidazione a saldo dell'aiuto richiesto, pena la revoca del finanziamento;
- si impegna a rendere disponibili i dati della contabilità aziendale a fini statistici e di monitoraggio, pena la revoca del finanziamento.
In generale, per gli investimenti che fruiscono dell’aiuto ai sensi della Misura 121, il massimale di spesa ammissibile a contributo nell’arco del periodo di programmazione è fissato nella misura di:
a) Euro 3.000.000 per ATI e società costituite in forma di cooperativa agricola;
b) Euro 1.200.000 per tutte le imprese non ricadenti nelle precedenti categorie.
L’investimento massimo per PI è pari a 150.000 Euro di spesa ammissibile/ULU; il numero delle ULU è riferito alla richiesta di manodopera della struttura aziendale.
I limiti sopra indicati sono elevati del 100% nel caso di investimenti dedicati a impianti di trasformazione aziendali o interaziendali, inclusi quelli per la produzione di energie da fonti rinnovabili, a condizione che il prodotto trasformato sia per almeno i 2/3 di provenienza aziendale.
L'entità dell'aiuto, sotto forma di contributo in conto capitale, viene calcolata sulla spesa massima ammissibile.
Le caratteristiche soggettive del beneficiario, la natura dell'investimento e la sua localizzazione determinano l'ammontare dell'aiuto sul totale di spesa ammissibile in base alla seguente tabella:


PSR GAL Bologna Appennino misura 413.1. 3 - impianti per energia da fonti alternative – 28-07-11


La Misura 4.1.3.1.3 del PSR Leader del GAL Bologna Appennino “Impianti per energia da fonti alternative”partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo;
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza;
e del seguente obiettivo operativo:
realizzazione di interventi per la costruzione di impianti volti alla produzione e alla distribuzione di bioenergie.
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile singoli o membri della famiglia dell’imprenditore, con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata a norma dell’art. 4, comma 5, del Regolamento Regionale 15 settembre 2003, n. 17.
Con riferimento alla definizione “membro della famiglia” si applica quanto previsto dall’art. 35 del Reg. (CE) n. 1974/2006.
I beneficiari devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’U.E. o status equiparato.
L’impresa all’interno della quale opera l’imprenditore agricolo o il membro della famiglia deve:
avere quale attività l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c.;
essere iscritta al registro della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;
rientrare, per dimensioni, nella definizione di piccola e media impresa (PMI) secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria in materia.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza delll’avviso.
L’Azione è applicabile nel territorio di competenza del Gal Bologna Appennino, nelle seguenti aree rurali:
con problemi complessivi di sviluppo (Comuni di Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Vergato);
aree intermedie, l’intera superficie dei Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castello di Serravalle, Fontanelice, Loiano, Marzabotto, Monterenzio, Monteveglio, Savigno;
aree intermedie con superficie parzialmente ammessa, dei Comuni di Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi.
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 50% della spesa ammissibile in tutti i territori in cui la misura è applicabile e sarà calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis”.

PSR GAL Bologna Appennino - misura 413 - incentivi agli agriturismo – 28-07-11


L’Azione 1 “Agriturismo” partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo
- accrescimento dell’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investimento e residenza e del seguente obiettivo operativo
- realizzazione di interventi di recupero di immobili da destinare all’attività agrituristica e didattica.
Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati, in possesso di adeguata e coerente formazione professionale e con posizione anagrafica dell’impresa agricola debitamente validata a norma dell’art. 4, comma 5, del Regolamento Regionale 15 settembre 2003, n.17.
L’Azione è applicabile nelle seguenti aree rurali:
con problemi complessivi di sviluppo (Comuni di Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Vergato);
le aree intermedie (Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, Loiano, Marzabotto, Monterenzio, Savigno).
L’aiuto, in forma di contributo in conto capitale, calcolato ed erogato nel rispetto delle norme fissate per gli aiuti “de minimis, sarà pari:
al 45% della spesa ammissibile, nei territori dei Comuni compresi nelle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo ai sensi del PSR e del PRIP (sono interamente compresi i territori dei comuni di: Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro e Vergato);
al 40% della spesa ammissibile, nelle aree rurali intermedie considerate svantaggiate ai sensi della Dir. CE 268/75 art. 3, paragrafo 3 (sono interamente compresi i territori dei comuni di: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, Loiano, Marzabotto, Monterenzio e Savigno).